Lettera

Blason   Abbazia San Giuseppe di Clairval

F-21150 Flavigny-sur-Ozerain

Francia


Scaricare come pdf
[Cette lettre en français]
[This letter in English]
[Dieser Brief auf deutsch]
[Deze brief in het Nederlands]
[Esta carta en español]
15 gennaio 2008
Santi Mauro e Placido, discepoli di san Benedetto


Carissimo Amico dell’Abbazia di San Giuseppe,

Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo (Mt 28,19). Questo appello di Cristo ha suscitato in tutte le epoche la risposta di cuori generosi che si sono impegnati nella vita missionaria. CosÏ, ´Marie de la Passion si Ë lasciata prendere da Dio, capace di appagare la sete di verit‡ che líabitava. Nel fondare le Sorelle Francescane Missionarie di Maria, ardeva di comunicare i flutti díamore che gorgogliavano in lei e volevano diffondersi nel mondo. Al centro dellíimpegno missionario, pose la preghiera e líEucaristia, poichÈ per lei adorazione e missione si fondono in un uno stesso attoª (Omelia di Giovanni Paolo II, in occasione della beatificazione di Madre Marie de la Passion, il 20 ottobre 2002).

La futura Madre Maria della Passione, HÈlËne de Chappotin, Ë nata il 21 maggio 1839. Attorno alla sua culla si trovano i suoi quattro fratelli e sorelle nonchÈ sei cugini e cugine. Uno zio e una zia vivono infatti con gli Chappotin in un angusto appartamento vicino alla cattedrale di Nantes (Francia). La maggior parte dellíanno trascorre tuttavia nella vasta propriet‡ di famiglia, il Fort, a qualche chilometro dalla citt‡. Bambina dotata e volitiva, turbolenta e trascinatrice, HÈlËne vibra alle conversazioni che sente attorno a lei, impregnate dei ricordi della Rivoluzione e della chouannerie [insurrezione degli chouans].

Il suo cuore si spezza díamore

Fin dalla sua pi? giovane et‡, HÈlËne rivela una maturit‡ di spirito sorprendente. Ma il suo carattere categorico, che non ammette le mezze misure, i talenti che la fanno brillare nel suo piccolo mondo destano qualche preoccupazione nella Signora de Chappotin; questíultima proprio per questo dedica ancor pi? attenzione alla formazione religiosa della bambina. HÈlËne Ë segnata dal pensiero dellíeternit‡ al punto da provarne angoscia. Ritrova la pace il giorno in cui il suo cuore ´si spezza díamore per Nostro Signoreª, per usare la sua stessa espressione. Una delle caratteristiche della sua infanzia Ë líamore per i poveri. Per loro acconsente a sacrifici generosi. Fonda con delle amiche ìlíAssociazione SantíAnnaî, destinata a procurare loro vestiti. Tuttavia, il suo temperamento vivace si d‡ libero sfogo in giochi chiassosi. Nel 1847, HÈlËne ha otto anni e suo padre viene nominato ingegnere capo a Vannes. Bisogna allora abbandonare la propriet‡ del Fort per un piccolo appartamento. Privata dei suoi cugini, HÈlËne si rifugia nella lettura. Nel 1850, fa la sua prima Comunione, nel giorno del Corpus Domini: ´Mi sentivo cosÏ ben appartenente a Dio dopo quella prima ComunioneÖ scongiuravo il buon Dio di prendermi prima che io diventassi cattivaª.

Ma quello stesso anno, inizia per HÈlËne un periodo doloroso, segnato da diversi lutti. ´Di fronte a me, scriver‡ HÈlËne, il vuoto diventava sempre pi? grande. Che cosa valeva la pena di essere amato? Questo enigma della mia infanzia diventava sempre pi? terribileª. Nellíaprile 1856, partecipa al ritiro annuale dei Figli di Maria, a Nantes. Fin dallíinizio di questo ritiro, il predicatore diventa profetico: ´In questa cappella, vi Ë uníanima che Dio cerca, vuole, reclama. Noi tutti pregheremo per lei durante la benedizione del Santissimo Sacramentoª. Senza esitazione, HÈlËne si dice: ´Sono io, questíanima, Ë per me che si pregher‡ª. Tuttavia aggiunger‡: ´Pur con questa convinzione, fui pi? bambina, pi? ridanciana che mai, distraevo gli altri. Nulla per Dio fino allíultima predica, nullaÖ Ma quando iniziÚ líultima benedizione del Santissimo Sacramento, mi sembra di aver ricevuto un poí della grazia di san Paolo sulla via di Damasco. Mi metto in ginocchio, ancora fredda. Mi arriva questo pensiero: ìIo sono Colui che ti amer‡ sempre pi? di quanto tu non Lo amerai, Colui la cui Bellezza Ë senza macchia, senza disinganno, perchÈ Io sono líInfinito, Dioî. Non ho udito nulla, Ë stato un pensiero di un attimo, ma che fece di me uníaltra creaturaª. La vita di HÈlËne subisce una metamorfosi. Scomparse la noia, la noncuranza; la sua vita Ë ormai trasformata dallíamore di Dio. E un giorno, le arriva una nuova luce: ´Che cosa mi devi per essermi cosÏ impadronito di te?ª le chiede Ges?. Le si mostra davanti la vita religiosa. ´Solo il dono intero di me stessa puÚ ripagare Colui che si Ë dato tutto intero a meª, risponde. E come la Bellezza di Dio si era imposta al suo amore, cosÏ la vita religiosa si impone alla sua coscienza, e anche ai suoi desideri.

HÈlËne approfondisce la sua vita spirituale: lunghe ore di preghiera, penitenzeÖ La sua famiglia si accorge presto del suo cambiamento, ma la ragazza non parla della sua vocazione: sa che sua madre vi Ë fieramente contraria. Alla fine del 1858, il Padre Lavigne, suo confessore, le chiede di andare a fare un ritiro di discernimento presso le Suore del Cenacolo a Parigi. HÈlËne ne informa i suoi genitori che accettano. Ma poco prima della partenza, la Signora de Chappotin viene colpita da una congestione cerebrale che la conduce alla morte in otto giorni. HÈlËne rimane allora presso suo padre.

Nome nuovo

Un giorno, su suggerimento di uníamica, HÈlËne si reca presso le Clarisse di Nantes e decide di diventare religiosa in quel monastero. Varca la clausura delle Clarisse il 9 dicembre 1860. Il 23 gennaio seguente, mentre si trova nel coro, riceve un nome novo: ´Díimprovviso, ho sentito questa parola distinta e chiara (non so se sia stato con le orecchie del corpo): ìVuoi essere crocifissa al posto del Santo Padre?îÖ Dissi di sÏ. E allora scese su di me, come una consacrazione, questa parola e questo nome: ìMaria vittima di Ges?, e di Ges? crocifissoî. Credo che da allora questo sia il mio scritto in Cielo, al di l‡ di ogni volont‡ umanaÖ Líamore che provai fu cosÏ violento che mi sembra che sia impossibile sopportarlo sulla terra; bisogna o morire o che diminuiscaª. Questo nome misterioso evoca le parola di san Giovanni: Ges? Cristo, il giusto, Ë vittima di espiazione per i nostri peccati; non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo (1Gv 2,2). Ges? sollecita HÈlËne a unirsi al suo sacrificio, ad entrare con Lui nel mistero della Redenzione del mondo, e questo nel contesto della Chiesa del suo tempo, nel momento in cui il potere temporale del Papa sullo Stato della Chiesa rischia di scomparire. Lo shock provocato dalla rivelazione di questo nome nuovo Ë tale che HÈlËne si ammala e deve allontanarsi dal convento. Rientra in famiglia e occupa la sua profonda solitudine con la lettura degli autori della scuola francese del XVII? secolo.

Nel 1864, apprende líesistenza della Societ‡ di Maria Riparatrice, dedicata allíadorazione del Santissimo Sacramento in riparazione dei peccati del mondo, con Maria ai piedi della croce, e secondo le Costituzioni di santíIgnazio. Entra allora nel noviziato delle Riparatrici a Tolosa. La sua vestizione ha luogo il 15 agosto seguente: riceve il nome di suor Maria della Passione. Allíinizio del 1865, viene designata per andare alla missione del MadurÈ, nel sud dellíIndia. A partire dal 1859 infatti, su richiesta dei Padri gesuiti, la Societ‡ di Maria Riparatrice ha inviato un primo gruppo di suore nel MadurÈ per occuparsi delle numerose giovani vedove e delle ragazze del paese. In un contesto geografico, culturale e religioso che Ë a loro sconosciuto, esse devono adattare le forme della loro vita religiosa. Il 3 maggio 1866, Maria della Passione pronuncia i suoi primi voti religiosi, e quasi subito viene nominata superiora della casa di Tuticorin. La sua azione vi Ë molto apprezzata e, nel gennaio 1867, viene nominata superiora provinciale delle tre case del MadurÈ.

Madre Maria della Passione ha molte qualit‡ per far fronte alla situazione, ma la sua estrema sensibilit‡ le causa profondi dolori. La sua salute fragile Ë provata dal clima: violenti mali di stomaco o di testa, malattia di cuoreÖ Deve rispondere alle esigenze materiali e spirituali delle famiglie: catechismi, ritiri, attivit‡ scolastiche, ambulatori, rifugi per le donneÖ La sua azione si estende alla cura della trentina di suore suddivise in tre comunit‡. Armonizza, con molta accortezza, preghiera, adorazione eucaristica e apostolato. Il clima di carit‡ che instaura nelle comunit‡ suscita líammirazione dei visitatori: ´Quando si entra da voi, dichiara alle suore un vescovo, si rimane colpiti, si prova qualche cosa di particolareÖ Ë la carit‡ che regna in questo istitutoª.

Decisione difficile

Tuttavia, le difficolt‡ incontrate nellíapostolato sono tali che la Superiora generale prende in considerazione di rimpatriare tutte le sue figlie in Francia. Madre Maria della Passione risponde che Ë necessario molto tempo perchÈ queste donne si adattino alla vita missionaria. Nel 1874, le viene chiesto di aprire un orfanotrofio e due scuole a Ootacamund, grosso borgo in una situazione climatica molto favorevole, a nord del MadurÈ. Madre Maria della Passione realizza la fondazione in condizioni di grande povert‡. In questo periodo, nel MadurÈ, la situazione si deteriora in seguito a molteplici incomprensioni riguardo alle opere della Congregazione e alla disciplina; le difficolt‡ di comunicazione con líEuropa ne sono una delle cause principali. La Superiora generale rimuove Madre Maria della Passione dal suo incarico di provinciale, pur lasciandole quello di superiora della casa di Ootacamund, e invia sul posto una delle sue assistenti. Questa offre alle religiose la scelta tra líaccettazione di un insieme di misure che appaiono loro arbitrarie e inaccettabili, e la pura e semplice uscita dalla Congregazione. Molto in difficolt‡, le suore riflettono, si consigliano e pregano, poi si decidono, in maggioranza, a lasciare la Congregazione. Madre Maria della Passione, sempre a Ootacamund, tace. Le religiose hanno fatto la loro scelta senza di lei, ma la raggiungono e si uniscono a lei, in numero di venti. Mons. Bardou, il vescovo che ha richiesto la fondazione di Ootacamund, accetta di riceverle. Tuttavia, egli invia Maria della Passione e due delle sue compagne a Roma per esporre la situazione e trovare una soluzione.

Durante questo periodo di consultazioni a Roma, le suore, mal alloggiate, soffrono la fame e il freddo, ma presto le autorit‡ si mostrano favorevoli: a partire dal 5 gennaio 1877, viene data líautorizzazione a fondare líIstituto delle Missionarie di Maria, esclusivamente dedicato alla missione. Maria della Passione redige un regolamento di vita da sottoporre a Mons. Bardou. Alla base, mette líofferta di sÈ senza riserva per la Chiesa e la salvezza del mondo, poi líimitazione di Maria, seguendo Ges? fino al calvario. Nel suo spirito si sono formate delle convinzioni: Ë necessaria una preparazione specifica per le missionarie; occorre anche una miglior conoscenza degli orizzonti culturali del paese della missione.

La ragione dellíattivit‡ missionaria della Chiesa ´discende dalla volont‡ di Dio, il quale vuole che tutti gli uomini siano salvi e giungano alla conoscenza della verit‡. Vi Ë infatti un solo Dio, ed un solo mediatore tra Dio e gli uomini, Ges? Cristo, uomo anche lui, che ha dato se stesso in riscatto per tutti (1Tm 2,4-6); e non esiste in nessun altro salvezza (At 4,12). » dunque necessario che tutti si convertano al Cristo conosciuto attraverso la predicazione della Chiesa, ed a lui e alla Chiesa, suo corpo, siano incorporati attraverso il battesimo Ö BenchÈ quindi Dio, attraverso vie che lui solo conosce, possa portare gli uomini che senza loro colpa ignorano il Vangelo a quella fede ìsenza la quale Ë impossibile piacergliî (Eb 11,6), Ë tuttavia compito imprescindibile della Chiesa (cfr. 1Co 9,16), ed insieme suo sacrosanto diritto, diffondere il Vangelo; di conseguenza líattivit‡ missionaria conserva in pieno - oggi come sempre ñ la sua validit‡ e necessit‡ª (Concilio Vaticano II, Decreto Ad Gentes, n. 7).

Una benedizione e una grazia

Madre Maria della Passione si reca in seguito in Francia per aprirvi un noviziato a Saint-Brieuc dove il vescovo líaccoglie calorosamente. Si presentano numerose vocazioni, portate dai sacerdoti dei dintorni. Nel 1878, ha luogo una prima cerimonia di partenza missionaria di cinque novizie per líIndia. Nel mese di giugno del 1880, il noviziato viene trasferito nellíantica propriet‡ dei vescovi di Saint-Brieuc, non lontano dalla citt‡, a Les Ch‚telets. Nel giugno 1882, Maria della Passione si reca di nuovo a Roma. Vi incontra il Padre RaphaÎl Delarbre che occupa un incarico importante nellíOrdine francescano. Questo Padre le chiede di redigere le Costituzioni definitive del suo Istituto, poi le raccomanda di aprire una casa nella stessa Roma. Persuasa che Dio la vuole francescana, Madre Maria della Passione si rivolge al Ministro generale dei Francescani, il Padre Bernardin, che d‡ il suo pieno consenso: ´Quando ho visto il vostro desiderio di appartenere a san Francesco, dir‡ pi? tardi, ho sentito che era per il nostro Ordine una benedizione e una graziaª.

Tutto sembra andare per il meglio. Ma a partire dal novembre 1882, il favore di cui gode la nuova congregazione a Roma risveglia i sospetti che aleggiano sulla sua fondazione a partire dalla separazione dalle Figlie di Maria Riparatrice. Voci malevole attribuiscono a uníambizione personale gli intenti della fondatrice. Il 16 marzo 1883, Maria della Passione viene destituita dal suo ufficio di Superiora generale e le Ë fatto divieto di scrivere alle sue Figlie. Poco dopo, la Congregazione di Propaganda Fide mette fine a una controversia finanziaria con la societ‡ di Maria Riparatrice a svantaggio delle Missionarie di Maria, decisione umanamente disastrosa per queste ultime.

Il grande missionario

BenchÈ i Padri Bernardin e RaphaÎl, nonchÈ il vescovo di Saint-Brieuc, la sostengano nella sua prova, Maria della Passione soffre ancor pi? líumiliazione per il fatto che non ha potuto difendersi. La decisione che líha condannata Ë, del resto, in contraddizione con le garanzie precedentemente date. La vita spirituale della Madre ne Ë scossa: ´Talvolta la mia fede sprofondava, dir‡, altre volte mi sembrava che Dio mi avrebbe giudicata anchíegli senza ascoltarmi, e mi avrebbe condannata senza causaª. Ma questa pesante prova la purifica, e le sue preghiere davanti al tabernacolo le fanno approfondire la sua unione con il mistero eucaristico. ´Il grande missionario dellíIstituto, scriver‡ nel 1888, Ë Ges? esposto e adorato. Non si Ë abbastanza compresa la potenza dellíEucaristia e della preghiera unita allíazione, per la conversione dei popoliª. Infine, nel febbraio 1884, Leone XIII nomina un ìincaricato díaffariî per esaminare la situazione delle Missionarie di Maria. Per Maria della Passione, questo esame Ë un ´lungo susseguirsi di piccole agonie: Dio solo sa quello che ho sentito leggere sul mio contoÖ

ª Alla conclusione dellíinchiesta, il vescovo di Saint-Brieuc scrive alle religiose: ´Avete vinto il processo, e me ne rallegro con voiÖ Líesclusione ingiusta con cui era stata colpita Madre Maria della Passione Ë revocata dallo stesso Santo Ponteficeª. Alla fine del luglio 1884, un capitolo rielegge allíunanimit‡ Madre Maria della Passione come Superiora generale. ´Troppe angosce, troppe delusioni erano passate sulla mia anima, perchÈ non provassi una grande apprensione, nel riprendere il fardello della responsabilit‡

ª, scriver‡. Questa angoscia che la fa piombare spesso in una notte profonda rimarr‡ un tratto permanente della sua vita spirituale.

Nellíagosto 1885, líIstituto viene ufficialmente posto sotto la direzione del Ministro generale dei Francescani. Inizia allora un magnifico sviluppo missionario. Nel 1886, vengono realizzate quattro fondazioni: Ceylon (due fondazioni), la Cina e Parigi. Le separazioni che esigono le partenze fanno molto soffrire Maria della Passione che ama personalmente ognuna delle sue Figlie. Ma non verr‡ mai intaccato líamore materno e fraterno che líimmensa corrispondenza della fondatrice intratterr‡ costantemente nella Congregazione. A partire dal 1886, le richieste di fondazione non cessano di affluire, ogni settimana, poi quasi quotidianamente. Le fondazioni realizzate in Europa non sono solo considerate come vivai di vocazioni per i paesi di missione; esse rispondono alle esigenze dellíevangelizzazione dei quartieri poveri delle grandi citt‡. Per venire incontro ai notevoli bisogni materiali, Maria della Passione ricorre al lavoro: ´Quello che bisogna fare costi che costi, Ë lavorare, e trovare occupazioni sufficienti per vivereª. Le suore si dedicano ai lavori di disegno, pittura, cucito, litografia, tipografia, tessitura, ecc. Madre Maria della Passione organizza anche la formazione missionaria delle sue religiose; redige un ìLibro degli Usi della Maestra delle Novizieî, vero e proprio trattato di formazione spirituale, nonchÈ altri scritti spirituali.

Nel 1890, líIstituto riceve il suo statuto di diritto pontificio: esso conta allora 17 case e 495 suore. Maria della Passione attribuisce tutto a Dio. Tuttavia, nel profondo della sua anima, prosegue uníopera di purificazione. Da un lato, ella vuole appassionatamente Dio, il suo amore, la sua gloria e síimmerge nel silenzio dellíadorazione; dallíaltro, non sa che cosa il Signore pensi di lei e dubita addirittura della sua salvezza eterna. Il Padre Bernardin, che passa attraverso sofferenze spirituali simili, le dice: ´Su, finitela una volta per tutte, fate líofferta perpetua di abbandono della vostra anima, del vostro essere, della vostra eternit‡, a Dioª.

´

Camminate al seguito di Ges?

!

ª

Nel novembre 1896, si apre un capitolo generale, alla conclusione del quale la fondatrice esclama: ´Oggi provo in me un violento desiderio di dirvi le parole di san Pietro allo storpio del Vangelo: Non possiedo nÈ argento nÈ oro, ma quello che ho te lo do: alzati e cammina! [At 3,6]. SÏ, non possiedo nÈ argento nÈ oro, ma quello che ho, ve lo do. Mi do tutta intera a voi, nonostante le mie croci, la mia cattiva salute, la mia miseria. Ma alzatevi e camminate! Ve ne supplico, camminate al seguito di Ges?!ª A partire da quel momento, le fondazioni si moltiplicano: Congo, Mozambico, Canada, Austria, Mongolia, Birmania, GiapponeÖ

A contatto con i poveri, specialmente nelle grandi citt‡, Maria della Passione si preoccupa della questione sociale. La sorte della donna le sta particolarmente a cuore. Incoraggia la creazione di scuole professionali e di laboratori in cui le donne potranno apprendere un mestiere e ricevere un giusto salario. ´Nel Cristianesimo, diceva il Papa Paolo VI, pi? che in ogni altra religione, la donna ha fin dalle origini uno speciale statuto di dignit‡, di cui il Nuovo Testamento ci attesta non pochi e non piccoli aspetti. Ö Appare allíevidenza che la donna Ë posta a far parte della struttura vivente ed operante del Cristianesimo in modo cosÏ rilevante che non ne sono forse ancora state enucleate tutte le virtualit‡

ª (6 dicembre 1976).

Nel 1900, viene concessa la grazia del martirio alle suore dellíIstituto, in Cina: a Tai-Yuan-Fou, la guerra dei Boxer provoca il massacro di tutta la missione, in particolare delle sette suore arrivate líanno precedente. In mezzo alle lacrime, la fondatrice esclama: ´Ora, posso dire che ho sette vere francescane missionarie di Maria! Il loro martirio parla da solo. Attraverso la loro vocazione, esse si erano offerte per la Chiesa e le anime. Sono arrivate fino al limite estremo dellíolocaustoÖ

ª Queste religiose martiri sono state canonizzate il 1? ottobre 2000.

Logorata dalle fatiche dei suoi incessanti viaggi e del pesante impegno quotidiano, Maria della Passione muore a San Remo (Italia), il 15 novembre 1904, lasciando circa tremila religiose suddivise in ottantasei fondazioni su tutti i continenti.

In occasione della beatificazione di Madre Maria della Passione, il Papa Giovanni Paolo II diceva: ´Il primo servizio da rendere alla missione Ë la ricerca sincera e costante della santit‡. Non possiamo testimoniare con coerenza il Vangelo, se prima non lo viviamo fedelmenteª. Queste parole fanno eco allíinsegnamento del Concilio Vaticano II: ´Tutti i cristiani infatti, dovunque vivano, sono tenuti a manifestare con líesempio della loro vita e con la testimonianza della loro parola líuomo nuovo, di cui sono stati rivestiti nel battesimo, e la forza dello Spirito Santo, da cui sono stati rinvigoriti nella cresima, sicchÈ gli altri, vedendone le loro buone opere, glorifichino Dio Padre (cfr. Mt 5,16) e comprendano pi? pienamente il significato genuino della vita umana e líuniversale legame di solidariet‡ degli uomini tra loroª (Ad Gentes, n. 11).

Chiediamo alla Beata Maria della Passione, di ottenerci la grazia di vivere in conformit‡ con il Vangelo, con uno zelo ardente per la salvezza delle anime.

Dom Antoine Marie osb

Per pubblicare la lettera dell’Abbazia San Giuseppe di Clairval su una rivista, giornale, ecc., o per inserirla su un sito internet o una home page, è necessaria un’autorizzazione. Questa deve essere richiesta a noi per E-Mail o attraverso https://www.clairval.com.